Corso F-GAS.

La certificazione F-GAS risponde all’obbligo di legge previsto dal DPR 27 Gennaio 2012 che tutela l’ambiente, garantendo che tutti gli operatori abbiano opportune competenze ed i requisiti necessari per ridurre le emissioni di gas serra. La normativa prevede inoltre che gli operatori che eseguono attività di installazione, riparazione, manutenzione, controllo e recupero di apparecchiature fisse di condizionamento e pompe di calore contenente gas fluorurati siano tenuti ad essere in possesso della certificazione F-Gas rilasciata da docenti accreditati.

Abilitazione FER.

Il corso FER è obbligatorio a partire dal 31 dicembre 2019. L’attestato permette di continuare a svolgere l’attività di installazione e manutenzione straordinaria di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (FER). Ai sensi dell’art.15, comma 1 del D.Lgs 28/2011, la qualifica professionale per l’attività di installazione e manutenzione straordinaria di caldaie, caminetti e stufe a biomassa, di sistemi solari fotovoltaici e termici sugli edifici, di sistemi geotermici a bassa entalpia e di pompe di calore, è conseguita con il possesso dei requisiti tecnico-professionali di cui, alternativamente alle lettere a), b), c) o d) dell’art.4, comma 1 del DM 37/2008 (ovvero i soggetti in possesso di diploma di laurea triennale, diploma o qualifica di scuola secondaria, titolo o attestato, esperienza lavorativa come operaio specializzato). In caso di mancato aggiornamento obbligatorio del FER, la legge prevede la sospensione dell’abilitazione all’installazione e alla manutenzione straordinaria degli impianti FER. Si ricorda che l’aggiornamento è obbligatorio: la qualifica va rinnovata ogni tre anni. In questo caso la sospensione è temporanea e risolvibile: basta seguire il corso di aggiornamento FER obbligatorio!

Se l’installatore procede con le proprie attività senza il possesso dell’attestato di aggiornamento, sono previste dalla legge delle sanzioni o la sospensione dell’autorizzazione in via definitiva.

UNI 8065 Trattamento Acqua negli impianti termici.

Il corso ha come scopo portare a conoscenza gli operatori di settore della Norma tecnica che definisce le caratteristiche chimiche e chimico-fisiche delle acque impiegate negli impianti termici ad uso civile, descrive gli impianti di trattamento dell’acqua ed illustra le modalità di controllo e le relative frequenze. La presente norma interessa, in questo ambito, la produzione di acqua calda sanitaria che, a partire dall’entrata in vigore del DL 31/01, è considerata acqua destinata al consumo umano indipendentemente dal valore di temperatura. Scopo della norma è quello di fissare i limiti per l’acqua al fine di ottimizzare i rendimenti e la sicurezza degli impianti, preservarli nel tempo, assicurare regolarità di funzionamento anche alle apparecchiature ausiliarie e minimizzare i consumi energetici. Viene considerato che l’acqua destinata all’alimentazione degli impianti termici ad uso civile abbia, prima del trattamento, caratteristiche analoghe a quelle di un’acqua potabile e che nessuno dei trattamenti previsti possa, per la produzione di acqua calda sanitaria, impedirne l’eventuale uso alimentare. In particolare, per gli impianti di produzione acqua calda sanitaria, viene prevista l’installazione di un filtro di sicurezza a protezione dell’impianto e, a valle, si può installare un sistema di addolcimento e/o di dosaggio automatico proporzionale di condizionanti chimici (anticorrosivi e/o stabilizzanti della durezza di tipo alimentare). Gli impianti di trattamento e i punti di iniezione dovranno essere a monte del produttore di acqua calda sanitaria.

Corso Pompe di calore.

Questo corso si propone di illustrare cosa sono e come si utilizzano le pompe di calore. Si inizia dalla definizione di questa macchina e delle sue prestazioni e dal confronto con una caldaia. Si procede con l’analisi del funzionamento delle pompe di calore a compressione di vapore, la tipologia attualmente più diffusa sul mercato. Lo scopo è quello di capire le ragioni pratiche della forte dipendenza delle prestazioni di questa macchina (efficienza e potenza utile) dalle condizioni di funzionamento, in modo da poterla sfruttare al meglio. Le potenzialità delle pompe di calore sono molto elevate ma le delusioni sono dietro l’angolo in caso di errori nella progettazione, installazione ed esercizio degli impianti a pompa di calore. Segue un approfondimento sul metodo utilizzato nella norma UNI-TS 11300 per il calcolo della prestazione energetica delle pompe di calore. Vengono passate in rassegna le soluzioni impiantistiche disponibili, sia dal lato della sorgente fredda (aria esterna, terreno, ecc.) che della sorgente calda (aria, pannelli radianti, radiatori, acqua calda, ecc.) e viene trattata a parte anche la produzione di acqua calda sanitaria. L’ultima parte è dedicata al dimensionamento di queste macchine. Un errore molto diffuso è il loro sovradimensionamento, fatto molto più dannoso che non con le caldaie. Sono analizzate le ragioni del sovradimensionamento sistematico indotto dal calcolo del carico termico e viene illustrato come ovviare utilizzando i dati dei calcoli di prestazione energetica per un dimensionamento più accurato.